Stai ascoltando la seconda parte de La quercia dei dieci quaderni, una fiaba della raccolta Il labirinto dei nomi perduti.
La Quercia dei dieci quaderni è attualmente la fiaba più lunga che abbia mai scritto ed è proprio per questo motivo che ho deciso di suddividerla in tre parti.
In questa seconda, i due protagonisti vengono separati.
Quando rileggo il momento della loro separazione, mi ritrovo a riflettere su tutte quelle volte in cui ho avvertito la sensazione di camminare da sola e senza meta. È come se non avessi più accesso a quella parte della vita che avevo vissuto fino all’attimo prima e che avrei voluto continuare a vivere.
Solitamente, quando leggo e scrivo fiabe, cerco di vedere tutti i personaggi come diverse sfaccettature del mio universo interiore.
Quando Yesed si separa dal Principe, simboleggia il momento in cui ho dovuto lasciare indietro la bambina che ero, pronta a correre e saltare tra i cespugli, indignata per le ingiustizie che scorgevo e convinta che la crescita avrebbe realizzato tutti i sogni.
Tuttavia, questa settimana ho finalmente ritrovato quella bambina che a sei anni desiderava condividere con gli altri le storie che spontaneamente si formavano nella sua immaginazione.
La pubblicazione di Pietà del nostro mal perverso, l'amore di Paolo e Francesca è stata una gioia per me, poiché ho realizzato il mio primo desiderio legato al mondo della scrittura di romanzi.
Vorrei condividere questo momento perché, mentre tocco il cielo con un dito (dopo un'attesa di un quarto di secolo), desidero che il mio entusiasmo possa portare felicità anche a te. Vorrei che tutti potessero provare la stessa gioia che provo io!
Ho le vertigini a parlarne, come se fossi in bilico sopra un baratro, perché temo che, raccontandola, questa felicità possa svanire.
Forse dovrei tacere e illudermi di trattenere così il momento un po' più a lungo...
So che ci sono infiniti demoni che potrebbero spingermi in quel baratro, ma per qualche giorno ancora voglio tenerli a bada e cercare di camminare sul ciglio senza tenerne conto. Un po’ come la rappresentazione de Il Matto dei Tarocchi. Voglio solamente gustarmi la gioia di aver realizzato uno dei sogni della mia infanzia.
Piccola Lisa,
anche se da adulta ti ho deluso spesso,
spero che tu possa essere orgogliosa di me...
Il nostro primo romanzo è stato pubblicato.
Ora, pronte, partenza, via verso il prossimo sogno.
La quercia dei dieci quaderni [2/3]