Onestamente mi sconvolge la genesi del tuo romanzo. Hai sofferto insieme ai protagonisti. Non ho parole. In realtà ce le ho, ma suonerebbero banalissime. È proprio vero che l'autorə deve assolutamente soffrire assieme ai protagonisti per essere definito tale. Tu hai anche superato questo stato di sofferenza, sei cresciuta e maturata con la tua creatura, che finalmente sta per vedere la luce.
Sono profondamente colpito.
Però adesso il mio politically scorrect preme e urla dal fondo dello stomaco:
Cara Lisa, promettimi che supererai lavori tipo mercanti di stille lacrimali e simili, ti prego! E non aggiungo altro 😝
❤️Caro Ciro, all'inizio pensavo che i miei personaggi soffrissero o fossero felici perché io per prima avevo conosciuto dolore e gioia. Ma forse non è così, è vero il contrario! Le loro ferite mi feriscono, i loro successi mi rallegrano... Sia che scriva di personaggi nel medioevo, sia quelli contemporanei. Ognuno di loro abita in me oppure sono io ad abitare loro? Sai che non ne ho idea?
Quanto mi piacerebbe che il mio romanzo finisse in cima alle classifiche! A che santo ci si rivolge per le cause perse? Santa Rita? Dai, iniziamo una novena...sia mai che funzioni 🥳
In effetti è difficile stilare i parametri della genesi del proprio romanzo personale. È una questione che rientra nell'ambito del personale e, come hai spesso ribadito, del proprio vissuto.
La santa dei casi impossibili non è niente male come idea ahahah. Ma no, vabbè, meglio scherzare solo con i fanti 💖
Mia cara ho finito adesso di leggere tutta la newsletter e capire come è nata la tua voglia di ribaltare il destino di due persone stuzzicando non solo la mia curiosità ma hai suscitato il mio desiderio di rivalsa su tante cose che la vita purtroppo ha deciso per me, quindi non so se sarò la prima ad acquistare il tuo libro ma di sicuro sarà il mio regalo anticipato di natale!
Ti faccio tutti i miei migliori in bocca al lupo e cmq vada è già un successo, ricordalo sempre ❤️
Cara Antonella, in tutti i miei romanzi abita il desiderio costante di ribaltare il destino. Sia che siano ambientati nel medioevo o in epoche più recenti, rimane ferma l'idea che non possiamo sottometterci senza prima averci almeno provato. Io l'ho fatto varie volte, ripetendomi è meglio fallire che gettare la spugna. Quante volte le cose non sono andate bene? Innumerevoli! Fa niente, la vita è lunga e la prenderò per sfinimento... Intanto inizio a godermi di questo piccolo traguardo, grande per me perché questo è il primo passo di un progetto che ho in mente fin da piccola. Come dici tu, comunque vada è un successo!
Onestamente mi sconvolge la genesi del tuo romanzo. Hai sofferto insieme ai protagonisti. Non ho parole. In realtà ce le ho, ma suonerebbero banalissime. È proprio vero che l'autorə deve assolutamente soffrire assieme ai protagonisti per essere definito tale. Tu hai anche superato questo stato di sofferenza, sei cresciuta e maturata con la tua creatura, che finalmente sta per vedere la luce.
Sono profondamente colpito.
Però adesso il mio politically scorrect preme e urla dal fondo dello stomaco:
Cara Lisa, promettimi che supererai lavori tipo mercanti di stille lacrimali e simili, ti prego! E non aggiungo altro 😝
Ciao ciao 😘
❤️Caro Ciro, all'inizio pensavo che i miei personaggi soffrissero o fossero felici perché io per prima avevo conosciuto dolore e gioia. Ma forse non è così, è vero il contrario! Le loro ferite mi feriscono, i loro successi mi rallegrano... Sia che scriva di personaggi nel medioevo, sia quelli contemporanei. Ognuno di loro abita in me oppure sono io ad abitare loro? Sai che non ne ho idea?
Quanto mi piacerebbe che il mio romanzo finisse in cima alle classifiche! A che santo ci si rivolge per le cause perse? Santa Rita? Dai, iniziamo una novena...sia mai che funzioni 🥳
In effetti è difficile stilare i parametri della genesi del proprio romanzo personale. È una questione che rientra nell'ambito del personale e, come hai spesso ribadito, del proprio vissuto.
La santa dei casi impossibili non è niente male come idea ahahah. Ma no, vabbè, meglio scherzare solo con i fanti 💖
E chi scherza!!! Vedrai che novena...preparati! 😉❤️
Mia cara ho finito adesso di leggere tutta la newsletter e capire come è nata la tua voglia di ribaltare il destino di due persone stuzzicando non solo la mia curiosità ma hai suscitato il mio desiderio di rivalsa su tante cose che la vita purtroppo ha deciso per me, quindi non so se sarò la prima ad acquistare il tuo libro ma di sicuro sarà il mio regalo anticipato di natale!
Ti faccio tutti i miei migliori in bocca al lupo e cmq vada è già un successo, ricordalo sempre ❤️
Cara Antonella, in tutti i miei romanzi abita il desiderio costante di ribaltare il destino. Sia che siano ambientati nel medioevo o in epoche più recenti, rimane ferma l'idea che non possiamo sottometterci senza prima averci almeno provato. Io l'ho fatto varie volte, ripetendomi è meglio fallire che gettare la spugna. Quante volte le cose non sono andate bene? Innumerevoli! Fa niente, la vita è lunga e la prenderò per sfinimento... Intanto inizio a godermi di questo piccolo traguardo, grande per me perché questo è il primo passo di un progetto che ho in mente fin da piccola. Come dici tu, comunque vada è un successo!
Un finale che io non vedo l'ora di leggere ❤️