Qual è la magia delle storie d'amore?
Innamorarsi tra le pagine di un romanzo ci fa vivere meglio?
Fin dai primordi della civiltà, l'amore ha rappresentato uno dei motivi più potenti che spingono le persone a creare e condividere storie. Attraverso l'arte della narrazione, l'amore viene tradotto in un linguaggio che supera le barriere culturali, linguistiche e temporali, connettendo le esperienze umane con un filo invisibile di emozione condivisa. Dall'antico poema epico sumero di Gilgamesh, in cui sono narrate le radici della sua amicizia profonda con Enkidu, al raffinato romanticismo dei sonetti di Shakespeare fino alla struggente storia di Paolo e Francesca, l'amore ha forgiato una sinfonia di voci attraverso i secoli.
Specchi del tempo e della società
Le storie d'amore in letteratura agiscono come specchi che riflettono la società e la cultura del loro tempo: mettono in discussione le norme sociali, le aspettative di genere, le divisioni di classe e le tensioni culturali, diventando un mezzo per esplorare non solo le dinamiche interpersonali, ma anche le sfide più ampie che le società affrontano. Dalle storie di amori proibiti che sfidano le convenzioni dell'epoca a quelle di amori intrecciati nei grovigli della politica e della storia, le storie romantiche agiscono come un microcosmo dei contesti più vasti in cui si sviluppano.
L’innamoramento è un’esperienza universale
Quello scatenarsi di neurotrasmettitori che ci rende folli ha radici biologiche ed evolutive. Diversi studiosi suggeriscono che il desiderio di legame e procreazione sia un elemento fondamentale per la sopravvivenza della specie umana: l’innamoramento favorisce la formazione di legami stabili, la protezione e la cura dei bambini.
Nonostante abbia radici biologiche (non ancora completamente chiarite), le espressioni culturali possono variare tant’è vero che società diverse attribuiscono significati differenti all'innamoramento.
Paese che vai, corteggiamento che trovi.
Anche se i tempi stanno cambiando e molte persone non si ritrovano più nel sistema familiare che la società ha appoggiato negli ultimi secoli, è innegabile che l'innamoramento abbia influenzato (e influisca tutt’ora) sulla formazione delle relazioni familiari e sociali.
Le unioni sentimentali sono spesso alla base della formazione di famiglie e comunità, contribuendo alla coesione sociale e alla continuità culturale.
Fortunatamente c’è un’apertura nei riguardi di coloro che intendono la famiglia in modo diverso da quello concepito finora: l'innamoramento, infatti, può riflettere le sfide e le opportunità che una società attraversa. Cambiamenti culturali, sociali ed economici possono influenzare la sua percezione e le sue dinamiche all'interno delle relazioni.
L’innamoramento ha spesso agito come un punto di contatto tra diverse culture e popoli. Il commercio, le migrazioni e lo scambio culturale hanno portato alla condivisione di ideali romantici e pratiche di corteggiamento, influenzando la percezione dell'amore in tutto il mondo.
In un’epoca in cui si è sempre più interconnessi, stiamo esplorando nuove sfumature dell'amore e dell'innamoramento. Questa connettività ci ha aperto nuove prospettive e ci ha permesso di scoprire, grazie anche a romanzi e serie TV, diverse modalità di espressione amorosa.
Giro del mondo con sei storie d’amore
Europa: Romeo e Giulietta (1597) di William Shakespeare
Una delle storie più iconiche di tutti i tempi che narra dell'amore impossibile tra due giovani appartenenti a famiglie rivali, i Montecchi e i Capuleti.
Medio Oriente: Laila e Majnun (VIII secolo)
Leggenda della cultura araba e islamica che racconta dell’amore proibito tra Qays e Layla che, appartenendo a diverse tribù e classi sociali, sfidano le convenzioni per stare insieme.
Qays, soprannominato Majnun/pazzo in arabo, scelse di abbracciare la sua passione amorosa nonostante il giudizio degli altri ed è un esempio di quanto possa apparire folle il seguire il proprio cuore.
India e Pakistan: Heer e Ranjha (1600)
Un classico della letteratura punjabi raccontata attraverso poesie, racconti e canzoni popolari, simbolo di amore eterno e di sfida alle convenzioni sociali.
Heer è una giovane donna nota per la sua straordinaria bellezza e per il suo spirito indipendente. Ranjha è un pastore vagabondo e musicista, dal cuore gentile e dallo spirito libero. Quando si incontrano, il loro amore cresce rapidamente, ma sono ostacolati dalle famiglie e dalle tribù, che disapprovano l'unione a causa delle differenze di status e di casta. Nonostante le sfide, i due amanti lottano per stare insieme, cercano rifugio in luoghi remoti e incontaminati, affrontano disperazione, separazioni e ingiustizie, ma il loro amore rimane saldo.
Giappone: il racconto di Genji (XI secolo) di Murasaki Shikibu
Capolavoro giapponese considerato uno dei primi romanzi della storia scritto dalla poetessa e scrittrice Murasaki Shikibu e ambientato nella corte aristocratica dell'epoca Heian (794-1185), un periodo caratterizzato dalla raffinatezza culturale, dall'arte, dalla poesia e dalla complessa struttura sociale.
La narrazione segue la vita amorosa del principe Genji, esplorando la complessità delle relazioni nell'antica corte aristocratica giapponese, con un'attenzione particolare alle emozioni. Affronta temi universali come l'amore, la gelosia, la morte, l'invecchiamento e il significato dell'esistenza umana.
Yucatán: la leggenda di Canek e Sac Nicte (datazione difficile: antica civiltà Maya, 2000 a.C.-1500 d.C.)
Leggenda dell'antica civiltà Maya che racconta un'affascinante storia d'amore in grado di superare non solo le barriere sociali ma anche quelle divine.
Canek è un giovane principe dal cuore gentile che all’età di ventun anni fu scelto come re di Chichen Itza. Sac Nicte è una bellissima principessa di quindici anni che è stata promessa da suo padre, il re di Mayápan, a Ulil. Canek e Sac Nicte si innamorano a prima vista, ma vengono subito separati dalle loro famiglie a causa delle loro diverse appartenenze diverse. Nonostante ciò, rimangono devoti l'uno all'altro e lottano per riunirsi, anche grazie all'intervento degli dèi. Questo mito è una parte importante della cultura maya che celebra il potere dell'amore vero.
In amore occorre dunque un pizzico di aiuto divino? La leggenda maya suggerisce così… infatti ricordiamo un po’ cosa è successo ai più famosi amanti italiani.
Italia: Francesca da Rimini e Paolo Malatesta (XIII secolo)
Nel suo V canto dell’Inferno, Dante ci regala una delle storie più struggenti e famose d’Italia, quella dei due cognati uccisi dalla spada di Gianciotto.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Dal punto di vista storico, la loro fine è avvolta dal mistero e… di questa storia parleremo ancora perché ho delle novità (che non vedo l’ora di poterti rivelare)!
Come mai le storie d’amore ci affascinano così tanto?
Il potere di catturare l'attenzione e il cuore dei lettori è un fenomeno che è stato studiato e che può essere attribuito a una serie di ragioni psicologiche, emotive e culturali.
Innanzitutto presentano spesso protagonisti complessi con cui i lettori possono identificarsi. I sentimenti di innamoramento, gioia, dolore e incertezza vissuti dai personaggi risuonano con le esperienze di tutti gli esseri umani e si viene a creare un legame empatico che coinvolge così le emozioni più profonde.
Le storie, soprattutto quelle romantiche, possono evocare sentimenti di nostalgia per esperienze passate oppure far leva su desideri profondi in quanto offrono speranza e rinnovano la fede nella possibilità di innamorarsi ancora.
Spesso, sono un mezzo per sfuggire alla realtà e immergersi in mondi affascinanti dove le emozioni sono intense e totalizzanti.
Mi piace immaginare i romanzi (di tutti i tipi, in verità) come medicine che in grado di dispensare una vasta gamma di emozioni umane, dalle più allegre alle più dolorose. Emozioni che abbiamo bisogno di provare perché ci scuotono nel profondo, ma che non sempre è possibile sperimentare nella vita ordinaria del nostro secolo.
Sono proprio le emozioni e le sensazioni a tenere incollati i lettori alla narrazione, curiosi di scoprire come i personaggi gestiranno le loro esperienze e, soprattutto, di capire come supereranno gli ostacoli e le sfide per stare assieme.
Non è infrequente ricercare nei libri un’ispirazione per cambiare la propria vita sentimentale e poter coronare così il proprio sogno più romantico…
Soprattutto quando c’è il lieto fine. Perché è innegabile il senso di leggerezza che si prova quando leggiamo una versione romanzata del fiabesco e vissero felici e contenti… La contentezza e soddisfazione che rimangono al lettore sono durature e analoghe a quelle causate dalle droghe psicoattive.
…e vissero felici e contenti?
Il lieto fine rappresenta la conclusione soddisfacente di una storia, in particolare nelle situazioni in cui gli ostacoli e le sfide sembravano insormontabili.
Il lettore prova sulla sua pelle una varietà di emozioni positive che vanno dalla gratificazione all’euforia, dal conforto al senso di chiusura che permette il rilascio della tensione accumulata.
Il lieto fine può anche ispirare un senso di speranza e ottimismo nei confronti della vita. Mostra che anche nelle situazioni più difficili, l'amore può trionfare e che esistono possibilità di felicità anche quando sembra impossibile.
Ma come mai tante storie famose sono tragiche?
Nelle sei storie con cui abbiamo fatto il giro del mondo, abbiamo visto quanto queste abbiano radici nelle antiche leggende o tradizioni culturali.
Spesso l’amore tragico può sembrare più autentico e realistico.
Alcuni temi (come la morte, il sacrificio, la lotta contro le avversità e il significato della vita) richiedono un tono cupo. Sia chiaro, nulla vieta un approccio più leggero, ma spesso il lettore interessato a questi argomenti non desidera farsi due risate perché è alla ricerca di un aiuto per superare una qualche difficoltà personale.
L'angoscia, la tristezza e il senso di perdita creano nel lettore un impatto profondo e duraturo perché le emozioni intense rendono la storia più significativa.
In ogni caso, sia le storie d'amore tragico che quelle a lieto fine hanno il potenziale per essere apprezzate e amate. La preferenza per uno stile di storia rispetto all'altro è soggettiva e varia da persona a persona.
Come scrittrice, io preferisco le storie a lieto fine perché reputo che già ci pensi la vita a infliggere lezioni sul senso di perdita…
Sono così determinata a concludere sempre con un “e vissero per sempre felici e contenti” che ho preso una delle storie più famose e ho riscritto il finale. Ma di questo avremo modo di parlare in lungo e in largo in futuro.
Ciao Andelon! Che dire, vorrei commentare ma hai detto praticamente tutto. Comunque cerco di fare la mia parte 😂
Romeo e Giulietta! Oh, ma lo sai che è una delle opere che più di tutte mi aveva colpito agli albori delle mie prime letture? Puoi benissimo immaginare che nella mia testolina bacata avevo sottratto Giulietta e raddoppiato Romeo 🤭, ed è la prima volta che lo confesso a qualcuno... e questo altarino ha trovato la luce.
Mi piacciono tutti i finali delle storie d'amore, ma sono di gusti difficili. Mi spiego. Romeo e Giulietta muoiono. E tanto grazie. No. Romeo, dopo il risveglio dalla finta morte, com'è noto, trova Giulietta morta e lui si avvelena. Avrebbe potuto cercare la rassegnazione alla perdita della sua amata, poteva decidere di rimanere in vita. Ma così facendo avrebbe vinto il destino, la separazione, il senso lato del rifiuto dell'amore. Ecco perché si suicida anche lui. Per l'esatta natura e verità dell'amore. Ed è così che l'amore in Romeo e Giulietta vince a discapito della tragedia.
Quindi mi piacciono gli amori tragici? Sì, ma non c'è bisogno di vedere scorrere fiumi di sangue.
Mi piacciono i finali con la separazione forzata tra i protagonisti, purché motivata e affrontata con dovizia di cognizione di causa sennò l'effetto nostalgico se ne va funghi.
E i lieto fine? Claro che sì! Ma deve essere una conquista eroica, drammatica, l'inaspettato esito felice capace di far sospirare dopo tanto soffrire. A tal proposito mi sembra d'aver letto qualcosa tipo: divisi dal denaro e uniti dal qualcosa; scherzo, dal curaro 😂
Bellissimo questo articolo-ricerca, mi ha indicato un paio di prospettive interessanti 🌟🌟🌟🌟🌟
Ciao cara, oggi con questa newsletter hai toccato proprio una delle mie corde più tese, mi trovi molto d'accordo su quasi tutto quello che hai scritto e sostenuto: è vero che l'amore in quanto sentimento è il collante per rendere l'unione di una coppia più armoniosa e degna di essere vissuta e spingersi a lottare pur di difenderlo, ma è anche vero che è vecchio quanto il mondo che l'amore non sempre è vissuto in modo piacevole e appagante vedi le esperienze dei protagonisti di antichi romanzi dove l'amore rendeva impossibile la loro unione e quindi la possibilità di creare famiglia per colpa delle differenze sociali, del colore della pelle, delle guerre e astio tra le famiglie dei due giovani, quindi l'amore non sempre è un sentimento libero di vivere ma spesso soffocato, mentre le unioni dovute a scambi di interesse o di doveri è sempre più diffuso (parlo con cognizione di causa)
Avrei da dire tanto ma vorrei evitare di prolungarmi troppo quindi mia cara concludo dicendoti che ben vengano i romanzi a lieto fine, quelle storie che ti rapiscono i sensi e che riescono a farti sentire le classiche farfalle nello stomaco (di cui tutti parlano.....), quei film dove vorresti essere il protagonista che ti fa sognare una realtà che non avrai mai nella tua vita reale, magari non tutta completamente rosa e cuoricini (perché il diabete è facile a venire così), un po' di pathos e sofferenza per raggiungerlo (magari evitiamo di far morire bambini... Capisci a me) per poi finire di leggere con la lacrimuccia ma col cuore leggero ❤️